Dopo la liberazione anche in Alta Valle del Tevere riprende e si consolida l’attività associativa. Si metta in evidenza, in particolare, quella di quartiere, di frazione, di vicolo…, con ricerche, documentazioni e testimonianze in merito, approfondendo uno o più aspetti del tema proposto.
La commissione ha giudicato bellissimo e molto accurato, pur nella semplicità di una veste povera, il lavoro della Scuola Primaria di San Leo Bastia dell’Istituto Comprensivo “A. Burri” dal titolo M’arcordo: tradizioni e leggende della zona sud. Un lavoro completo di cui si propone la pubblicazione per la ricchezza della documentazione è Io mi ricordo sempre di te, della Scuola Media “D. Alighieri” e ITIS. Importante l’apporto delle famiglie, dell’Istituto “Sacro Cuore” e dell’Università della Terza Età. La Scuola Media “G. Pascoli” presenta Abitudini di vita, lavoro ricco di ricordi, fotografie e testimonianze. L’ITIS “Franchetti-Salviani” presenta Frammenti di vita (un elaborato grafico con due dvd), con un excursus sulle associazioni che hanno ricostituito tutto ciò che la guerra aveva tolto: balli, veglioni, staffetta notturna, le Feste Floridiane, il Maggio Prataiolo. Il Liceo Classico “Plinio il Giovane” presenta Selci e il dopoguerra. Lo stesso Istituto presenta anche Giovani altotiberini: momenti particolari di confronto tra frazioni e città nella vita associativa, rivissuti con vivace spirito di critica. L’edizione straordinaria di un quotidiano immaginario è L’eco di Badia e dintorni dell’Istituto “Burri”.