Lignani – Pierangeli

LIGNANI – PIERANGELI 

 

L’archivio della famiglia Lignani-Pierangeli fu ordinato e conservato con immensa cura da Giuliana Pierangeli Lignani, figlia di Giulio e moglie di Carlo Lignani. Si deve a lei e al suo paziente e meticoloso lavoro di riordino e conservazione la presenza di questo archivio di notevole importanza per la storia politica e sociale della nostra città. Giuliana (1912-1995) si laureò in giurisprudenza nel 1936 e dal 1952 insegnò diritto ed economia politica presso l’ITCG “Ippolito Salviani” di Città di Castello.

L’archivio è stato donato all’Istituto nell’estate 2017 da Antonella e Pier Giorgio, figli di Carlo e Giuliana.

 

  • Giulio Pierangeli (1884-1952) fu influente avvocato tifernate, uomo politico e scrittore. Si laureò in giurisprudenza a Roma, grazie ad una borsa di studio del Lascito Segapeli-Cassarotti. Aderì al Partito Socialista e rimase sempre su posizioni riformiste. Appartenne inoltre alla massoneria. Sposò Maria Venturelli, dalla quale ebbe i figli Giuliana (1912-1995), depositaria e conservatrice delle memorie famigliari, e Stelio (1913-1980).Il primo incarico pubblico lo ebbe nel 1909, con la presidenza della locale Società Patriottica degli Operai. In tale veste contribuì alla fondazione della Scuola Operaia di Città di Castello e della cooperativa “Unione Arti Grafiche”, con le quali avrebbe costantemente collaborato. Fu inoltre autorevole consulente della Fattoria Autonoma Consorziale Tabacchi. Ricoprì l’incarico di segretario della Congregazione di Carità di Città di Castello dal 1910 al 1926, quando fu costretto alle dimissioni dai fascisti.
    Con la crisi del fascismo del 25 luglio 1943, Pierangeli fu, in collaborazione con Venanzio Gabriotti, tra i primi democratici a riconnettere le fila della libera attività politica e ad assumere incarichi di responsabilità. Suo figlio Stelio comandò, con il nome partigiano di “Geo Caves”, la Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino”.

    Nel dopoguerra fu impegnato nell’opera di ricostruzione economica e sociale del territorio di Città di Castello. Rientrò nel Partito Socialista e collaborò con il periodico locale “La Rivendicazione” e con “L’Avanti”.

    Pierangeli fu tra i fondatori, insieme a Gustavo Bioli e a don Enrico Giovagnoli, della Società editrice “Il Solco”, per la quale tradusse scritti di Marx, Proudhon e Tocqueville. Collaborò attivamente con la rivista “La Critica politica”. Scrisse articoli sotto vari pseudonimi (Ariel, F. Arieli, Feuerbach).

    L’Istituto ha prodotto il volume Giulio Pierangeli. Scritti politici e Memorie di guerra, a cura di Antonella Lignani e Alvaro Tacchini (Petruzzi Editore, 2003). Nel 2005 inoltre l’Istituto ha istituito e intitolato a Pierangeli un concorso annuale per giovani studiosi di storia.

 

  • Stelio Pierangeli nacque a Città di Castello nel 1913 da Giulio e Maria Venturelli. Durante la seconda guerra mondiale fu ufficiale di artiglieria, poi partigiano e comandante della Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino”, con il nome di “Geo Caves”. Successivamente combatté come ufficiale volontario nel Gruppo di Combattimento “Cremona” fino alla completa Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
    Nel dopoguerra avviò uno studio legale prima assieme al padre Giulio e poi al cognato Carlo Lignani e fu avvocato molto influente nell’ambiente tifernate. Fu consulente assai apprezzato della Fattoria Autonoma Tabacchi e di altre industrie tifernati. Sposato con Leda Salcerini, non ebbe figli. Morì a Città di Castello il 2 agosto 1980.

 

  • Nato nella frazione tifernate di San Leo Bastia da Antonio e Marianna Bufalini, Carlo Lignani (1912-1982) intraprese gli studi ginnasiali a Città di Castello e liceali a Perugia, dove fu ospite dell’istituto salesiano “Penna Ricci”. Laureatosi in legge nel 1936, si aggregò allo studio legale dello zio Giacomo Bufalini. Qui conobbe l’avvocato Giulio Pierangeli, di cui sposò la figlia Giuliana e con la quale ebbe i figli Antonella e Pier Giorgio. Successivamente avviò un proprio studio insieme all’altro figlio di Pierangeli, Stelio. Ricoprì anche l’incarico di giudice onorario, con funzione di vicepretore.
    Persona riservatissima, molto religiosa, nell’immediato dopoguerra entrò a far parte della sezione locale della Democrazia Cristiana. Presiedette la Cassa di Risparmio di Città di Castello dall’ottobre 1950 al luglio 1960. Presiedette anche il consiglio di amministrazione dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato e collaborò assiduamente con la Società Laica del Camposanto, della quale fu pure sindaco revisore.

 

 

Caratteristiche del fondo

 

L’archivio è composto soprattutto dalle carte personali e professionali prodotte e conservate negli anni da Giulio Pierangeli e Carlo Lignani. Per il rilievo di queste personalità a Città di Castello, offre informazioni importanti sulla storia tifernate del ‘900. La collaborazione di Pierangeli con la Casa Editrice “Il Solco”, con le riviste “Critica Sociale” e “Critica Politica” e con l’organo del PSI “L’Avanti” ha inoltre prodotto scritti e corrispondenza di interesse ben oltre l’ambito locale.

Tra le carte di Giulio Pierangeli si segnalano documenti sugli studi universitari a Roma, sul periodo della Grande Guerra, sulla sua attività politica come esponente del Partito Socialista Italiano, sulla persecuzione subita da parte dei fascisti e sulla stretta collaborazione con istituzioni, associazioni ed enti (Congregazione di Carità, Scuola Operaia “Bufalini”, Fattoria Autonoma Consorziale Tabacchi, Società Patriottica degli Operai). Rilevanti sono inoltre la corrispondenza e i resoconti sul periodo del passaggio del fronte nella seconda guerra mondiale e la corrispondenza con Oliviero Zuccarini per la collaborazione con “Critica Politica”.

La documentazione su Carlo Lignani ne ripercorre le vicende scolastiche, dalle elementari fino agli studi superiori, l’appartenenza al movimento cattolico, la partecipazione ad attività del tempo libero e l’inquadramento nelle organizzazioni giovanili del regime fascista. Altre carte sono relative all’addestramento e all’attività di ufficiale di artiglieria tra la fine degli anni ’30 e la seconda guerra mondiale. Il fondo offre poi documentazione sulla alacre attività civica di Lignani come avvocato ed esponente del mondo cattolico e della Democrazia Cristiana (comitati assistenziali, Croce Rossa Italiana, Cassa di Risparmio di Città di Castello, Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, Società Laica del Camposanto). Tra i suoi manoscritti vi sono una rubrica di lessico tifernate e i diari di caccia dal 1923 al 1982; col passare degli anni questi diari di caccia si sono trasformati in veri e propri diari di vita.

L’archivio comprende inoltre una vasta raccolta di fotografie, documentazione sull’attività partigiana e professionale di Stelio Pierangeli, i registri dei verbali del consiglio direttivo della Società Filarmonica Selci (1921-1928) e del consiglio d’amministrazione della Cassa Comunale di Credito Agrario (1930-1943).

Assieme alla produzione d’archivio, la famiglia Lignani-Pierangeli ha donato all’Istituto una ricca raccolta di pubblicazioni di interesse locale – generalmente opuscoli e numeri unici – che sono riconducibili all’attività e agli interessi dei donatori e documentano in modo significativo la vita sociale, politica, economica e culturale del territorio tifernate.

In totale la donazione della famiglia Lignani-Pierangeli consta di 48 fascicoli e 55 fotografie conservate all’interno di 18 faldoni. Estremi cronologici: 1892-1988.

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