Arcaleni Fabio e famiglia

ARCALENI FABIO E FAMIGLIA

 

Figlio di Aldo e nipote di Assalonne, nel 2007 ha donato all’istituto una prima parte della documentazione appartenuta alla famiglia.

Nel 2018 ha completato la donazione all’istituto con le carte relative all’attività di falegnameria ed ebanisteria di famiglia, oltre che alla ricca collezione di periodici loc

Fabio Arcaleni è nato a Città di Castello, dove risiede, nel 1945.

Figlio di Aldo e nipote di Assalonne, nel 2007 ha donato all’istituto una prima parte della documentazione appartenuta alla famiglia.

Nel 2018 ha completato la donazione all’istituto con le carte relative all’attività di falegnameria ed ebanisteria di famiglia, oltre che alla ricca collezione di periodici locali e nazionali d’epoca.

Assalonne Arcaleni (figliSo di Arcasio, 1887 – 1959) e suo figlio Aldo (1919 – 1972), sono stati falegnami ebanisti molto attivi in città. Fu Assalonne ad aprire una piccola bottega in piazza dell’Onestà, dove avviò al mestiere il figlio Aldo.

Grazie all’operato di quest’ultimo la bottega rimase aperta e attiva fino al 1972, anno in cui Aldo morì.

 

Caratteristiche del fondo

 

La documentazione che ha permesso di completare l’archivio della famiglia Arcaleni, è stata donata all’istituto nel 2018, da Fabio Arcaleni figlio di Aldo e nipote di Assalonne; le carte donate riguardano l’attività di falegnami dei due; è presente inoltre, una considerevole collezione di periodici collezionata nel tempo dalla famiglia.

La documentazione risulta costituita da disegni di manufatti, progetti di lavorazione, stampati di mobilio, cataloghi illustrati, pubblicazioni e periodici di carattere tecnico-professionale.

Chiude l’inventario la sezione dedicata ai periodici; costituita da quattro buste, conserva la raccolta di riviste locali e nazionali che la famiglia ha collezionato.

Complessivamente il fondo, che copre un arco cronologico che va dal 1903 al 1979, risulta costituito da sette buste.

Assalonne Arcaleni (figlio di Arcasio, 1887 – 1959) e suo figlio Aldo (1919 – 1972), sono stati falegnami ebanisti molto attivi in città. Fu Assalonne ad aprire una piccola bottega in piazza dell’Onestà, dove avviò al mestiere il figlio Aldo.

Grazie all’operato di quest’ultimo la bottega rimase aperta e attiva fino al 1972, anno in cui Aldo morì.

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