Partito Socialista Italiano – PSI, sezione di Città di Castello

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO – PSI, SEZIONE DI CITTÀ DI CASTELLO

 

La sezione tifernate del Partito Socialista si costituì nel 1895. Dal 1902 pubblicò il settimanale “La Rivendicazione”, punto di riferimento dei socialisti di tutta l’Alta Valle del Tevere e oltre. Nel marzo del 1921 lo squadrismo fascista dette alle fiamme la sede del partito e de “La Rivendicazione”, costrinse alle dimissioni il sindaco socialista Giuseppe Beccari e mise in crisi l’intera organizzazione. Durante il regime fascista, i socialisti furono costretti all’inattività. La sezione del PSI si ricostituì subito dopo la Liberazione. Nel periodo della cosiddetta Prima Repubblica, il partito è rimasto al governo della città fino al 1988, quasi sempre in alleanza con i comunisti; ma negli anni 1964-1970 ha avuto come alleati la Democrazia Cristiana e i partiti laici, relegando il PCI all’opposizione.

Negli anni ’50, fino al 1963, il risultato elettorale del PSI si è attestato tra il 19,2% e il 23%, con i risultati migliori conseguiti in occasione delle comunali. Dal 1968 al 1990 i voti raccolti hanno variato da un minimo del 10% (politiche del 1972) a un massimo del 16,7% (regionali del 1975). Nel secolo scorso, dopo la guerra, il PSI ha espresso a Città di Castello i sindaci GioBatta Venturelli, Luigi Crocioni e Luigi Angelini. Il partito si è sciolto a livello nazionale nel novembre 1994.

 

Caratteristiche del fondo

 

Le carte conservate testimoniano l’attività del partito a Città di Castello dal 1946 al 1983.

Il fondo è segnalato nel censimento degli archivi dei partiti politici svolto dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria a partire dal 1994. Come avvenuto per il fondo del Partito Comunista Italiano, le carte del PSI furono recuperate, nei primi anni Novanta, dall’ispettore archivistico onorario Alvaro Tacchini, nel Palazzo Bufalini di Città di Castello, dove erano state abbandonate dopo il terremoto del 1984. La documentazione si trovava in pessimo stato di conservazione; venne, quindi, temporaneamente trasferita presso la sede del locale Partito Democratico della Sinistra e, nel 1999, donata all’Istituto. Il 12 ottobre 1999 è stata dichiarata di notevole interesse storico.

Il fondo si articola nelle seguenti sezioni: verbali delle riunioni degli organi dirigenti e documentazione relativa ai congressi (1950-1980); atti relativi alle elezioni politiche ed amministrative (1953-1976); protocolli della corrispondenza, corrispondenza, comunicati, circolari agli iscritti (1947-1977); atti relativi agli iscritti e al tesseramento (1946-1977); atti relativi all’attività del gruppo consiliare presso il Comune di Città di Castello (1947-1980); atti relativi all’attività del partito presso la Comunità Montana (1973); stampa e propaganda (1945-1979); giovani e cultura (1968-1980); atti contabili (1944-1977); pubblicazioni a stampa, periodici, manifesti (1943-1983).

Il fondo è costituito da 156 unità archivistiche e da alcuni periodici, tra cui la raccolta completa de “La Rivendicazione” del secondo dopoguerra. Estremi cronologici: 1946-1983.

 

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