Quaderno 18

Burzigotti Nadia
Quaderni dell’Istituto di Storia Politica e Sociale “Venanzio Gabriotti”, Istituto di Istruzione Superiore “Patrizi – Baldelli” – Istituto Tecnico per le Arti Grafiche, Città di Castello, 18, 2019.
Città di Castello

NADIA BURZIGOTTI

 

In cammino sull’Appennino umbro-marchigiano

attraverso le visite pastorali dei vescovi di Città di Castello

tra la metà del XIX secolo e la metà del XX secolo

 

 

Il lavoro è basato sulla lettura dei verbali delle visite pastorali della Diocesi di Città di Castello, per ripercorrere il cammino dei vescovi sull’Appennino umbro-marchigiano tra metà dell”800 e metà del ‘900, e descrivere quindi la realtà da un punto di vista storico e geografico. L’organizzazione dei dati raccolti (spesso con non poche difficoltà, perché si trattava di trascrivere manoscritti di tipo “tecnico” e talvolta composti in latino) ha richiesto studio e organizzazione.

L’autrice prende in esame in particolare l’attività del vescovo Dario Mattei Gentili in visita alla vasta diocesi tifernate dal 1893 al 1895, con l’intenzione di documentare, anche se non in maniera sistematica, chiese e località ricche di storia poste lungo antichi tracciati viari, percorrendo valli incise da torrenti e passi appenninici, che connettevano realtà territoriali confinanti. Oggi, diversi di questi siti, antichi borghi con chiese rurali, rischiano di scomparire a causa dell’abbandono, una conseguenza del graduale spopolamento dei luoghi di altura. È una società, quella appenninica, tanto antica quanto affascinante con le sue antiche tradizioni, attività e feste religiose. L’area presa in considerazione è piuttosto vasta, comprende la fascia alto collinare e montana orientale dell’Umbria da Montone a San Giustino per abbracciare il territorio marchigiano di Apecchio, con le sue cime e le verdi vallate attraversate da torrentizi corsi d’acqua.

L’autrice si propone di far conoscere quanto emerge di singolare dagli inventari di beni di enti religiosi, dalle risposte dei parroci ai questionari richiesti dall’ordinario diocesano e dai verbali delle visite pastorali.

Per conoscere la situazione dell’intera diocesi, i vescovi tifernati con il loro seguito si muovevano sui sentieri e sulle vie di montagna a piedi o a cavallo, percorrendo crinali, passi e guadi dei numerosi corsi d’acqua, andando da valle a valle. All’imbrunire giungevano presso l’ultima parrocchia dove pernottavano. Non mancavano incomodi e difficoltà di vario genere, dovute in parte al territorio difficile, spesso scosceso nei luoghi di montagna, e in parte alle condizioni atmosferiche, per cui poteva capitare di imbattersi in temporali improvvisi o d’inverno in abbondanti nevicate. A questo proposito particolarmente interessante è la descrizione, fatta in lingua latina, delle traversie affrontate dal presule per recarsi alla chiesa di Sant’Arcangelo di Cantone.

Oggi ripercorrere queste strade è qualcosa di emozionante, perché si scoprono antichi borghi o ruderi di chiese, e si possono ammirare dai crinali incantevoli paesaggi. La ricerca storica si è svolta con indagini presso l’Archivio storico diocesano di Città di Castello, in particolare consultando due serie dell’Archivio vescovile: le Visite pastorali e gli Inventari dei beni delle parrocchie. Lo studio si arricchisce di sopralluoghi nel territorio, dove si è potuto anche raccogliere, quando è stato possibile, testimonianze dirette. Interessante l’uso di varianti linguistiche per denominare i vari luoghi.

Nadia Burzigotti, nella sua ricerca svolta sulle colline, ha potuto scattare molte fotografie, che non solo richiamano alla nostra memoria luoghi dei quali si è quasi spento il ricordo, ma anche documentano l’attuale stato in cui si trova questo patrimonio in gran parte abbandonato e danneggiato.

Il lavoro, ricco e dettagliato, è svolto con grande competenza, precisione e passione.

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