GIOVANNI TARDUCCI
La scuola elementare di San Secondo durante il ventennio fascista
Giovanni Tarducci presenta la rielaborazione della sua tesi di Laurea su Le scuole rurali nel Comune di Città di Castello durante il ventennio fascista discussa alla Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Perugia, nell’anno accademico 2008-2009. Con questo lavoro, delinea le vicende della scuola elementare di San Secondo durante il fascismo attraverso i documenti dell’archivio storico scolastico del I Circolo Didattico di Città di Castello, conservati presso la scuola elementare di San Filippo.
Il punto di partenza della ricerca è l’anno scolastico 1923-1924. Le fonti archivistiche sono i registri degli insegnanti, chiamati Diari della classe, all’interno dei quali sono riportate molteplici informazioni su ogni alunno, oltre alla valutazione del suo percorso didattico-disciplinare. Nell’anno scolastico 1928-1929 il Diario della classe viene sostituito con il Giornale della classe, che impegna maggiormente gli insegnanti nella compilazione, essendo suddiviso in nove sezioni, nelle quali vengono registrate tutte le fasi dell’attività didattica con le relative valutazioni. La sezione più nuova è la sesta, dedicata alla Cronaca e alle Osservazioni dell’insegnante sulla vita della scuola.
Riguardo alla programmazione didattica (che dava ampio spazio all’insegnamento linguistico e all’aritmetica, ma anche all’educazione fisica e all’igiene), nell’anno scolastico 1931-1932 si aggiunse alle materie curricolari la “Cultura fascista”, disciplina da allora presente fino alla II guerra mondiale. Verso la fine degli anni ’30 venne introdotta la disciplina “Difesa antiaerea”, allo scopo di insegnare ai bambini come muoversi in caso di incursione aerea.
Dai registri esaminati Tarducci rileva che la scuola elementare di San Secondo ha notevoli problemi di spazio; nell’anno scolastico 1924-1925 una delle due aule destinate all’insegnamento elementare è situata al secondo piano di un’abitazione privata al centro del paese. In un passaggio delle Cronache dell’insegnante Ida Bigi, nell’anno scolastico 1928-1929, è dichiarata la penuria di spazio e di arredi al punto che la stessa aula viene usata contemporaneamente da due classi: l’insegnante tiene una lezione orale agli alunni in piedi, mentre gli altri alunni svolgono esercizi scritti; finita la lezione avviene l’avvicendamento con grande disagio di tutti e con la pazienza eroica della maestra. A partire dall’anno scolastico 1931-1932, l’attività didattica si svolge in due aule, situate in un unico edificio.
I registri della scuola di San Secondo testimoniano del dinamismo e dell’intelligenza delle maestre, che si attivano con numerose iniziative Pro dote della scuola per incrementare il patrimonio didattico, come la biblioteca e il museo, promuovere l’attività teatrale o far funzionare la refezione scolastica, iniziata il 24 gennaio 1938.
L’acquisto di un apparecchio radio, funzionale alla propaganda del regime, segna una svolta nell’attività didattica: l’inaugurazione avviene il 21 aprile 1933 in occasione del Natale di Roma. L’uso della radio viene consentito, su invito delle maestre, ai contadini del circondario che, la domenica, possono seguire le trasmissioni dedicate agli agricoltori.
Particolarmente toccanti sono le cronache sulla maestra Elvira Salcerini Mariottini che, morta in pochi giorni, verrà ricordata intitolandole la scuola. Commovente la cronaca della maestra Adalgisa Mencaccini Giornelli; pur essendo stata colpita da gravi lutti familiari nel bombardamento che il 14 maggio 1944 provocò 16 vittime a San Secondo, nel mese di ottobre dello stesso anno annotò nel registro “[…] e oggi, dopo tutte le disgrazie toccatemi, non ho forza di parlare. […] Quanto coraggio per riprendere il nostro lavoro. Poi quante cose hanno da raccontarmi i ragazzi!”.
La presentazione del Quaderno è avvenuta il 16 maggio 2014.